Pensiero di una lettrice anonima del Blog.

di Elena Montin

Oggi, grazie alla libertà di espressione che la nostra Costituzione protegge, voglio condividere con voi un pensiero che mi è stato mandato da una lettrice del Blog, che ha chiesto di rimanere anonima per le sue idee.
Credo che sia il caso comunque di parlarne.

All’Italia va bene solo chi vince (e chi sborsa i soldi per vedere le partite)

L’Italia ha vinto il suo terzo torneo del Grand Slam, non vedo errori in questa frase.

L’Italia tennista sta avendo il suo riscatto, non ci sono nemmeno in questa frase degli errori.

L’Italia si è sentita viva dopo la vittoria dell’Australian Open. Si, zero errori anche in questa frase.

L’Italia ha sempre creduto in Sinner. Qui invece trovo un bellissimo errore, la parola sempre. L’Italia ha creduto in Sinner solo quando ha incominciato ad apparire in pubblico, prima non veniva considerato di striscio. Prima era solo il secondo di Musetti, “è Musetti il futuro del tennis italiano, Sinner ha ancora molto da crescere”.

L’Italia non ha festeggiato per la finale del doppio maschile, Vavassori-Bolelli erano vicini alla gloria, ma non ce l’hanno fatta. Ho letto numerosi commenti sul fatto che abbiano perso da “un quarantenne con la pancetta”, al quinto mi sono fermata, vedendo quanta spazzatura qualcuno abbia il coraggio di scrivere. È una finale di Grand Slam, e quello che ho potuto vedere è stato solo una strisciolina su RaiNews o TGCOM24. Personalmente non so cosa dire, da arbitro di tennis sono basita che il doppio in Italia sia così poco conosciuto, avrei capito se uno dei due fosse stato straniero, ma due ITALIANI che arrivano in finale e l’unica cosa che la TV sa dire è “Non ce l’hanno fatta”. Vi dirò di più, dopo aver letto i commenti di quelle persone che non si possono nemmeno considerare umane, sono andata a vedere quanti italiani sono arrivati effettivamente in finale di uno Grand Slam, a parte grandi nomi non ne ho trovati. Ora, Vavassori è passato dai challenger 75 alla finale degli Australian Open nel giro di quanto, 2 anni? Anche di meno. Ha compiuto un’impresa quell’uomo, e quello che la TV sa dire è “Non ce l’hanno fatta”?

Ma ancora lo sfogo non è finito, iniziamo con il dire che gli Australian Open con finale 3 ITALIANI, non è stato trasmesso alla TV locale e riservato solo a quella parte di popolazione che paga per poter vedere tutto. Quella parte di popolazione rappresenta l’Italia, che pur di vedere il proprio beniamino è andata nei bar, li ha sovraffollati e ha festeggiato assieme. Ho visto servizi che duravano tutto il giorno per la vittoria di Sinner, ma per Bolelli e Vavassori? Una sola striscia.

È una vergogna che tutti gli Italiani non potessero vedere le partite, immaginate se fosse stata la finale dei mondiali Italia-Germania di calcio… la Rai l’avrebbe veramente presa. La finale di Wimbledon dove c’era Berrettini è stata trasmessa da TV8, non dalla Rai. La Rai fa programmi inutili e strapaga i suoi presentatori, ma non ha i soldi per comprare i diritti pubblicitari di una partita di tennis? No sappiamo tutti che la risposta sta nel fatto che il tennis non è il calcio, è uno sport di serie b. Perfino Amazon aveva comprato i diritti (con Discovery+) di una partita di tennis, evidentemente chi è a capo di tutto un po’ di sale in zucca ce lo ha.

Siamo tutti bravi a festeggiare quando le cose vanno bene, siamo tutti bravi a credere negli atleti che portano risultati, siamo tutti bravi a dire “ma no, l’avrei fatto anche io meglio”.

Però l’Italia è così, e così sarà sempre.

Le mie particolari congratulazioni ai nostri tennisti, e le mie più sentite condoglianze a coloro che credevano veramente che le loro parole non sarebbero state lette, e a coloro che pensavano che l’Italia tenesse veramente ai suoi tennisti, perchè di uno scandalo di questo tipo ne ho sentito parlare solo con il calcio.

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