Intervista a …. Gianluca Acquaroli

di Adamo Recchia

Abbiamo intervistato Gianluca Acquaroli, giovane promessa del tennis italiano.

Inizia a giocare a 8 anni trascinato dal fratello: ha avuti punti Atp purtroppo persi ora tenterà di nuovo la scalata.

Ci illustra la sua situazione.

 

Come hai scoperto il tennis

Grazie a mio fratello che ha 6 anni in più di me quindi essendo già più grande giocava già. Lo andavo a vedere e rimanevo ogni tanto a giocare quando lui finiva e poi da lì ho iniziato piano piano a 8 anni, dopo aver praticato sia piscina che basket. 

Quando hai capito potesse diventare qualcosa in più di un hobby

 Ho capito fin da subito di avere una grandissima passione per questo sport, infatti ho iniziato a lavorare molto presto come insegnante per finanziarmi i tornei da fare. Quando piano piano sono salito in classifica allora ho pensato che potevo giocare un po’ di più e provarci un po’ più seriamente. 

Quali sono i Tuoi obiettivi nel futuro ravvicinato

Mi piacerebbe giocare con regolarità, e riuscire a riprendere un po’ l’attività internazionale piano piano, anche se lavorando ancora sarà dura perché mi alleno quanto posso ma per ora sta andando bene quindi spero di continuare così senza intoppi. 

A quale posizione ambisci nel ranking

  A novembre ho fatto  due tornei al Cairo in Egitto. Non ho quindi una posizione particolare, la mia ambizione e’ quella di giocare bene, giocare tante partite di livello alto e poi i risultati arrivano. 

Quali sono i Tuoi colpi migliori ed in quali devi migliorare

Sicuramente il mio colpo migliore e’ il rovescio, ma tanti punti li faccio di dritto che riesco a muovere meglio la palla e trovare molto meglio gli angoli. Per quanto riguarda il migliorare io penso che tutti i colpi si possono e si devono migliorare, ogni volta che si entra in campo secondo me bisogna entrare con il concetto di migliorarsi sempre e di imparare ogni giorno cose nuove. Quindi devo migliorare tutto, sempre. 

Su quali superfici Ti trovi meglio

 Giocando spesso tornei sulla terra direi che questa superficie e’ quella con cui ho più confidenza a livello di gioco, ma non mi dispiace giocare sul cemento o comunque superfici rapide. 

A quale giocatore Ti ispiri del passato o ancora in attività

Il mio giocatore preferito in assoluto e’ Roger, ovviamente, poi se devo dire a chi mi ispiro come caratteristiche direi Djokovic. 

Dove Ti alleni ed il Tuo staff da chi è composto

Mi alleno al circolo tennis Pontedera nell’accademia di Leonardo Azzaro, che e’ appunto il mio allenatore da ormai 6/7 anni. 

Il resto del mio staff e’ composto da altri due maestri Daniele Toni e Mattia Catarcioni. 

A livello atletico mi segue il preparatore Riccardo Squarcini. 

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