Super Djokovic fa suo il torneo di Parigi Bercy: e siamo a 7

di Alessandro Perrone

La storia si ripete anche a Bercy: Il serbo Novak Djokovic fa suo anche l’ultimo Master 1000 della stagione, coronando una annata fantastica, con la vittoria, fra l’altro, di 3 Slam su 4 e finale nell’unico trofeo slam che gli e’ sfuggito, Wimbledon.

La 51esima edizione del Il Rolex Paris Masters, ha visto la vittoria del serbo, numero 1 del seeding, Novak Djokovic, che ha sconfitto il bulgaro Igor Dimitrov con lo score di 6-4, 6-3 in un’ora e 38 minuti.

Per il serbo una prestazione solida e concreta,  vince così il 40° Masters 1000 della carriera, diventando il tennista  ad aver vinto più tornei a questo livello, staccando i gemelli Bryan (che però hanno vinto la quasi totalità dei tornei in doppio).

Per il bulgaro, giunto alla finale di un Master 1000 dopo 6 anni, non c’e’ stata storia, dopo una settimana perfetta in cui ha sconfitto molti top player (ultimo dei quali il greco Tsisipas) , ma l’ultimo gli è stato fatale. Il vincitore e’ apparso in forma mentale e fisica smagliante, e non ha concesso mai niente al suo avversario.

Nell’ora e 38′ della finale, Djokovic non ha mai dato l’impressione di poter perdere la partita: un break nel settimo game del primo set, due nel secondo, mai una palla concessa al bulgaro per togliergli il servizio, solo quattro errori non forzati contro i 16 di Dimitrov.

E il il bulgaro, cosi’, nella sua settimana di rientro al top della forma, viene sconfitto per la dodicesima volta su 13 dal marziano serbo.

Le parole di Djokovic al termine del match: Giovedì, venerdì e sabato sono state tre partite durissime, ma ho trovato la marcia in più. Inizialmente eravamo entrambi stanchi. Alla fine lui è rimasto a corto di benzina, io ho trovato qualcosa in più per mettere la palla sopra la rete. È un’altra bella vittoria di cui sono particolarmente orgoglioso. Spero che Dimitrov continui a giocare a questo alto livello, gli auguro di ottenere il meglio

Nota da ricordare, Poco prima della premiazione Djoko ha interrotto la sua intervista per andare a consolare il rivale seduto in panchina, in lacrime per la sconfitta. Il serbo si è avvicinato e con un gesto affettuoso ha abbracciato Dimitrov consolandolo. Un momento questa volta apprezzato anche dal pubblico francese che ha applaudito il campione. Campione non solo in campo.

Djokovic si dimostra il superuomo che domina in questi anni il tennis mondiale,  lo fa soprattutto al termine di una settimana complicata, con qualche guaio dal punto di vista fisico (problemi di stomaco nei primi giorni) e vincendo tre partite tiratissime al terzo set – Griekspoor, Rune, Rublev – prima di imporsi, in finale, su Grigor Dimitrov.

Parole non ce ne sono per descrivere l’immensità di questo atleta, che potra’ essere “antipatico” al pubblico (anche se nella finale, alcune volte lo ha applaudito), ma il migliore rimane sempre lui: tattica, tecnica, testa da 10 e lode. Gli altri giocatori, soprattutto quelli piu’ giovani di lui, sono in un gradino piu’ basso.

Questa vittoria vale al serbo il 7° titolo a Bercy, il 40° Masters 1000 della carriera, 97° titolo in carriera (davanti ci sono soltanto Connors con 109 e Federer con 103, con buone possibilità di essere raggiunti e superati), sesto in stagione dopo Adelaide, Australian Open, Roland Garros, Us Open e Cincinnati.

Record su record, che il serbo non vuole interrompere.

Particolare non indifferente, il vincitore si porta, oltre ai 1000 punti ATP, anche un piccolo assegno di € 892.590, mentre il finalista si consola con 600 punti e poco meno di 500.000 euro.

l miglior biglietto da visita per Djokovic verso le ATP Finals, dove sarà sicuramente l’uomo da battere.

 

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