Un Djokovic immenso affonda Medvedev: Us Open 2023 e 24 SLAM in bacheca

di Alessandro Perrone

Ennesima pagina di storia del grande libro del tennis firmata Novak Djokovic. Il serbo, infatti, nella nottata di domenica ha sconfitto in tre set, con il risultato di 6-3 7-6(5) 6-3, Daniil Medvedev al termine di una finale incredibile e conquista gli US Open 2023.

A 36 anni passati, vince il suo 24° slam, e riesce in quell’impresa più volte sfiorata da Serena Williams proprio qui a Flushing Meadows: raggiungere Margaret Court Smith.

E’ stata una partita comunque combattuta, 6-3 7-6 6-3 i parziali, durata oltre 3 ore, un match fisico, giocato sulle prime di servizio e gli scambi prolungati da fondo campo tra due specialisti della difesa. Medvedev ha ottenuto percentuali migliori negli scambi di lunga durata, ma non è bastato, poche le discese a rete. Nel primo set Djokovic ha sbagliato pochissimo, mentre Medvedev – numero 3 del seeds e specialista del cemento – non è riuscito a trovare sempre la sua efficace prima di servizio. Nel secondo set il tennista moscovita è cresciuto di livello. Decisivo nell’indirizzare il match il tie break del secondo set quando Medvedev è stato ad un passo dal portarsi sul punteggio di un set pari, uno scenario che avrebbe potuto mutare il corso della partita. Ma Djokovic ha resistito a un breve calo fisico e nel terzo set ha dominato l’avversario concedendogli poco o nulla.

Alla fine è stata Una finale sensazionale, approcciata brillantemente da parte di entrambi, con Djokovic che ha stravolto il proprio modo di giocare scendendo costantemente a rete per togliere tempo a Medvedev e risparmiare più energie possibili accorciando gli scambi.

Onore al russo, che dopo la prestazione sublime offerta contro Carlos Alcaraz in semifinale, tiene testa a Nole per larghi tratti del match, soprattutto in quell’incredibile secondo set durato quasi un’ora e quarantacinque minuti, che meriterebbe di diventare un spot pubblicitario per il tennis. Ma il serbo era in trans agonistica, voleva vincere questa partita, la aveva preparata bene con il suo team. Forse neanche il miglior Alcaraz avrebbe potuto togliergli la gioia di questo titolo.

Il percorso di Djokovic nel torneo prima della finale : al 1° turno ha sconfitto A. Mueller per  6-0 6-2 6-3, al 2° turno B. Zapata Miralles 6-4 6-1 6-1, poi l’impegno piu’ duro contro Lazlo Djere dove ha dovuto recuperare due set di svantaggio, finendo poi a vincere al quinto con il punteggio di  4-6 4-6 6-1 6-1 6-3. Dopo il “brivido del quinto set” non ha ceduto nessun set contro B. Gojo, Taylor Fritz e in semifinale contro B. Shelton che a sorpresa ha battuto la testa di serie 10, F. Tiafoe.

Il percorso di Medvedev prima della finale: al primo turno ha sconfitto A. Balazs con il punteggio di 6-1 6-1 6-0, successivamente ha sconfitto O’Connel con il puteggio di 6-2 6-2 6-7 6-2 e poi al terzo turno ha battuto facilmente S. Baez in 3 set (6-2 6-2 6-7). Negli ottavi, in 4 set ha regolato l’affare A. De Minaur (2-6 6-4 6-1 6-2) prima di avere la meglio, nei quarti del suo connazionale Rublev in tre set (6-4 6-3 6-4). In semifinale ha fatto il capolavoro del torneo giocando una partita perfetta con la testa di serie numero 1, lo spagnolo Carlitos Alcaraz, sconfitto in 4 set (7-6 6-1 3-6 6-3) al termine di una battaglia tra gladiatori.

I numeri del match identificano una partita in cui i due non si sono risparmiati, con Djokovic che, nonostante i sei doppi falli, ha concesso soltanto tre palle break in tutta la partita e chiude con un saldo positivi tra vincenti e non forzati. Ma soprattutto, gioca forse la sua migliore partita a rete della carriera, vincendone 37 dei 44 totali.

Si tratta del terzo slam del 2023 vinto da Djokovic, che se due anni fa era andato a una sola finale dal Grande Slam, quest’anno è arrivato a un solo set (il quinto perso contro Alcaraz a Wimbledon) dall’impresa. Per Medvedev si tratta invece della quarta sconfitta in una finale slam, la seconda contro Nole (le altre due erano arrivate contro un altro mostro sacro di questo sport come Rafael Nadal).

“Vorrei inviare un messaggio a tutti i giovani là fuori. Quando ho iniziato ero un bambino di sette anni e sognavo di poter vincere Wimbledon e diventare un giorno il numero uno del mondo, mai avrei pensato di vincere 24 Slam”, ha detto il tennista di Belgrado. Al termine della partita Djokovic ha voluto omaggiare il cestista statunitense dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant, morto nel 2020 in seguito allo schianto dell’elicottero su cui viaggiava assieme alla figlia. Nole ha indossato una t-shirt con una foto che lo vede in posa assieme al cestista, di cui era amico, accompagnata dalla scritta Mamba Forever (Black Mamba era il soprannome di Kobe Bryant) ed il numero 24 (numero di maglia di Kobe e numero degli slam vinti da Nole), come quello degli Slam che ha vinto. “Kobe è stato un mio grande amico oltre che un esempio di mentalità vincente”. ha detto Djokovic. “Mi ha aiutato in momenti di difficoltà. Con la sua scomparsa ho perso un punto di riferimento. Per questo mi ero ripromesso che qualora avessi raggiunto questo traguardo lo avrei celebrato così”.

A 36 anni e 111 giorni, Đoković è diventato il più anziano campione dello US Open in singolare maschile dell’Era Open, nonché il più anziano semifinalista da Jimmy Connors nel 1991. Raggiungendo la 47a semifinale, Đoković ha superato Roger Federer detenendo il record in solitaria. Qualificandosi per la finale, Đoković ha eguagliato Federer, giocando tutte le finali major di una stagione per la terza volta.

Cosa dire di più di questo straordinario atleta? Osservando quanto accaduto negli ultimi due anni i traguardi ragggiunti dal serbo assumono un  più valore inequivocabile, infatti dal 2021 ad oggi Djokovic ha vinto sette dei dieci slam giocati, considerando che per le sue posizioni anti-vaccinali non è potuto scendere in campo in Australia e negli Stati Uniti nel 2022. Quest’anno il tennista di Belgrado ha vinto gli Australian Open dopo le controversie dell’anno precedente e si è ripetuto a New York, dove oltre all’esclusione del 2022 va ricordata la squalifica del 2020 e la sconfitta in finale proprio con Medvedev nel 2021, quando era ad un passo dal calendar Grand Slam.

Ma cosa importante, da lunedi’ ritornerà ad essere il numero 1 del ranking ATP, con cui aggiorna il record di settimane in cima al mondo, ben 390.

Un ringraziamento a Supertennis che ha trasmesso in chiaro tutto il quarto SLAM della stagione.

 

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